“Yoga significa entrare in uno stato di coscienza dove non si è più limitati dal piccolo ego, dalla mente personale, dal vitale personale e dal corpo, ma dove si è in unione col supremo Sé o con la coscienza universale.”
Sri Aurobindo
Con il termine di “Coscienza” in linea generale si intende la Consapevolezza Spirituale.
Arrivare alla Consapevolezza Spirituale è un percorso lungo, e non basta tutta una vita per raggiungerla. Per iniziare a comprendere un po’ la Coscienza, bisogna anzitutto fare un primo passo verso la Consapevolezza nella sua forma più semplice, ossia nella comprensione che “noi non siamo i nostri pensieri”.
Più semplice però non significa facile.
Forse, l’unico momento della nostra vita in cui non ci identifichiamo con la nostra mente è quando siamo dei neonati. Ma solo fino a che gli altri non cominciano a etichettarci, a dirci come ci dobbiamo comportare, in modi che vanno ben oltre l’educazione alla crescita. Si arriva così a perdere contatto con il proprio Sé, e purtroppo in genere ci si accorge che forse abbiamo perso qualcosa solo quando la vita ci travolge, stiamo male o non siamo felici. In questi momenti i problemi diventano maestri, mettendoci di fronte al fatto che è necessario un cambio di direzione. Sta a noi a quel punto avere la forza di fare un passo verso la Consapevolezza attraverso il cambiamento.
Non tutti ci riescono. Alcuni ci provano più e più volte mollando spesso, perché il cambiamento inizialmente provoca caos fuori e dentro di noi. Altri invece ci riescono timidamente piano piano. Alcuni invece hanno dei veri e propri risvegli spirituali. Ognuno ha il suo tempo e il suo modo. Infatti aumentare il proprio livello di coscienza alle volte può determinare una rottura con il passato, e non tutti sono disposti a lasciare andare.
Ovviamente il livello di Coscienza non è misurabile, ma soprattutto non si può valutare dalla capacità fisica di una persona di eseguire una posa yoga. Infatti le asana e la meditazione sono degli strumenti da adeguare di volta in volta alle capacità fisiche, al momento emozionale e alla situazione complessiva dello studente yoga.
Perché capire i propri limiti è già di per sé una prima presa di Consapevolezza della propria Coscienza.