“Per raggiungere l’obiettivo occorrono silenzio, meditazione e astensione dal giudizio.”
DEEPAK CHOPRA
Se hai provato la “Meditazione consapevole del respiro” o già pratichi anche altre tecniche, ti sarai accorto che l’ apprendimento della Consapevolezza è molto diverso da tutto quello che hai imparato fino ad ora. In realtà bisogna “semplicemente” osservare le cose per quello che sono, senza giudizio e senza sforzarle.
Questo tipo di approccio purtroppo è facile solo in apparenza, perché va contro quasi tutto quello che normalmente la nostra mente è abituata a fare. Pertanto durante la pratica è bene seguire una serie di fondamenti, ossia degli atteggiamenti, da coltivare anche nella quotidianità.
Il non giudizio
Il primo fondamento è il “non giudizio”, inteso come osservazione obiettiva di tutto ciò che affiora durante la meditazione, sospendendo ogni tipo di giudizio.
Quando cominci ad osservare la tua mente ti accorgi di come sia sempre impegnata in un’ attività giudicante che spazia tra giudizi negativi e positivi. In questi momenti è bene riconoscere tale attività e distaccarsi da essa, semplicemente osservandola e assumendo l’atteggiamento di un testimone imparziale.
Quindi qualunque esperienza affiori durante la pratica dobbiamo solo sperimentarla. Se poi si presentasse un giudizio non dobbiamo cercare di reprimerlo perché questo peggiorerebbe ancora di più le cose, ma anche qui essere solo osservatori.
Perchè è importante
In base alla mia esperienza, posso assicurarti che è molto difficile, il non giudizio è un lavoro impegnativo. E soprattutto con la pratica ti rendi conto di come i nostri più spietati giudici siamo proprio noi stessi.
Credo che il fatto di vivere in una società estremamente competitiva non aiuti, perché c’è sempre un termine di paragone sia in positivo che in negativo. Se è in negativo tendiamo a giudicarci inferiori, non adatti, non abbastanza. Se invece è in positivo abbiamo la presunzione di sentirci migliori.
Come puoi vedere quindi la meditazione è una vera e propria palestra per la vita perché ti permette di individuare e correggere quei comportamenti nocivi che minano La consapevolezza ancora prima che si ripresentino, permettendoti così di scegliere che tipo di reazione avere piuttosto che inserire il pilota automatico.